martedì 9 settembre 2008
Cassazione: accertamento imposte. E' legittimo il controllo del conto corrente del contribuente anche in assenza di preventivo interpello.
E' legittimo l'accertamento induttivo sui conti correnti bancari del contribuente anche se questo non è stato preventivamente interpellato. E' quanto deciso dalla Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (Sent. n. 2026872008). In particolare, gli Ermellini, nella sentenza hanno precisato che "l'attività dell'amministrazione finanziaria, avendo natura amministrativa, non è retta dal principio del contraddittorio, sì che l'art. 51, secondo comma, n. 2, del precitato d.P.R., nel prevedere la convocazione del soggetto che esercita l'impresa con l'invito al medesimo a fornire dati, notizie e chiarimenti in ordine alle operazioni annotate nei conti bancari, attribuisce all'Amministrazione una facoltà discrezionale e non un obbligo, con l'ulteriore conseguenza che il mancata esercizio di tale facoltà non trasforma in presunzione semplice la presunzione legale che riferisce i movimenti bancari all'attività svolta dal contribuente, su cui grava perciò l'onere della prova contraria in sede contenziosa, a norma dell'art. 32 del d.lgs. 31 dicembre 1992, n. 546" e che "in tema di accertamento delle imposte sui redditi, è legittima l'utilizzazione da parte dell'amministrazione finanziaria dei movimenti dei conti correnti bancari in disponibilità del contribuente, anche in assenza di preventivo interpello dell'interessato sulle operazioni bancarie oggetto di verifica e di verbalizzazione delle correlative dichiarazioni, posto che nessuna norma sancisce l'obbligo dell'Ufficio della preventiva convocazione del contribuente".
Enel: Consumatori promuovono class action per vittime dell'elettrosmog
Sulla base di una recente sentenza della Corte di Cassazione l'Enel dovrà risarcire i danni alla salute provocati da un elettrodotto a due agricoltori di Rimini. I danni sarebbero stati causati dalle onde elettromagnetiche generate da tralicci che attraversavano i loro terreni. I due agricoltori avevano iniziato a soffrire di emicrania ed avevano quindi chiesto il risarcimento dei danni. ''Una clamorosa sentenza" commenta il Codacons in una nota " che apre la strada a risarcimenti milionari". E' la prima volta infatti che "la Corte di Cassazione si pronuncia incriminando la nocivita' delle onde elettromagnetiche in relazione a patologie come il mal di testa, considerate minori e passeggere''. Una vittoria di grande rilievo - commenta il presidente del Codacons - che "salvaguardia, riconosce e tutela il piu' importante dei diritti, quello alla salute. Dopo la sentenza della Cassazione che ha riconosciuto l'ipotesi di reato per le onde elettromagnetiche prodotte da Radio Vaticana, questa nuova condanna della Suprema corte apre la possibilita' a chiunque ne sia stato vittima di richiedere un indennizzo''.
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