sabato 31 maggio 2008

Olio d’oliva, controlli anche sulle etichette

Contro le frodi alimentari ed i prodotti di dubbia provenienza anche il registro dal 31 maggio 2008.
(DM Agricoltura 5.2.2008 - GU n. 114 del 16.5.2008 )

Produttori, rivenditori, fornitori e gestori di frantoi dovranno aspettarsi dei controlli sulle etichette dei loro oli di oliva vergini ed extravergini. L’Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari è stato, infatti, autorizzato dal decreto del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, datato 5 febbraio 2008 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 maggio scorso, a compiere delle verifiche circa la corrispondenza della zona geografica nella quale le olive sono state raccolte e quella dove è situato il frantoio in cui è stato estratto l'olio. Questo documento in pratica contiene le modalità applicative del precedente decreto ministeriale 10 ottobre 2007 sull’etichettatura obbligatoria degli oli di oliva e la loro tracciabilità, emanato in linea con la normativa europea. Ad esempio il decreto del 2007 stabilisce che sull’etichetta venga riportato in modo chiaro se l’olio proviene da olive coltivate in un unico Stato,nel quale è anche situato il frantoio di estrazione, oppure se esso proviene da olive coltivate in Stati diversi (in ordine decrescente di quantità) ed è stato estratto in un unico Stato, oppure se è il risultato finale di tagli di oli estratti in Stati diversi da olive coltivate in Stati diversi. Questo DM applicativo, per permettere lo svolgimento di tali operazioni ispettive da parte di Agecontrol (l’agenzia incaricata di effettuare i controlli di conformità alle norme di commercializzazione applicabili nel settore degli ortofrutticoli freschi), prevede che le imprese di condizionamento riconosciute detengano, per ogni stabilimento e deposito, un registro di carico e scarico, in cui annotare i movimenti per ogni tipo di olio introdotto ed uscito, del quale è obbligatorio dichiarare l'origine. È importante ricordare che tutte le imprese dovranno possedere tale registro entro il prossimo 31 maggio. Infine, tutte le ispezioni saranno svolte nell’ambito di un preciso piano annuale che, pur coinvolgendo l’intera filiera, riguarderà soprattutto la commercializzazione degli oli di oliva vergini ed extravergini.

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